Il calcio piange Totò Schillaci, bomber del '90
Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Salvatore Schillaci, meglio conosciuto come Totò, l'eroe del Mondiale 1990. Il bomber siciliano, che ha incantato il pubblico con le sue prodezze e la sua grinta, si è spento all'età di 66 anni.
La sua storia è un esempio di talento e determinazione. Schillaci, nato a Palermo nel 1964, ha iniziato la sua carriera tra le file della squadra della sua città, il Palermo, ma ha dovuto faticare per emergere. Dopo varie esperienze in Serie B, è stato il c.t. Azeglio Vicini a convocarlo per il Mondiale 1990, come alternativa in attacco a Roberto Baggio.
Totò, però, ha saputo cogliere l'occasione al volo, diventando il capocannoniere del torneo con sei gol e trascinando l'Italia fino alla finale. La sua corsa in campo, le sue finte e i suoi tiri potenti hanno conquistato gli italiani, che lo hanno eletto a simbolo della "grande estate del calcio italiano".
Il suo gol contro l'Austria negli ottavi di finale, che ha regalato alla Nazionale il passaggio ai quarti, è entrato nella storia del calcio italiano. Schillaci ha siglato anche la rete decisiva contro la Cecoslovacchia in semifinale, portando l'Italia a un passo dalla conquista della Coppa del Mondo.
Dopo il Mondiale, la sua carriera ha subito un brusco calo, ma Totò Schillaci rimarrà per sempre un mito per gli appassionati di calcio. Il suo nome è sinonimo di determinazione, talento e amore per la maglia azzurra.
Oggi, il calcio piange la scomparsa di un campione, un uomo che ha saputo conquistare il cuore di milioni di italiani. Il suo ricordo resterà vivo nel cuore degli amanti di questo sport, che lo ricorderanno come il bomber del '90, l'eroe di Italia '90.