Origi: Il Liverpool lo ricorda, il Milan lo dimentica?
Divo di Anfield, fantasma di San Siro. Questo è il paradosso di Divock Origi, attaccante belga che ha lasciato il segno indelebile nella storia del Liverpool, mentre nel Milan è stato un fantasma.
Un'icona a Liverpool: Origi è arrivato a Liverpool nel 2014, ma il suo vero exploit è arrivato nella seconda metà della stagione 2015-2016, quando ha segnato il gol decisivo contro il Borussia Dortmund in Europa League. Da quel momento, Origi è diventato un idolo per i tifosi Reds.
Gol memorabili: Ha contribuito in modo decisivo alla vittoria della Champions League nel 2019, segnando due gol contro il Barcellona in semifinale. È stato anche decisivo nella vittoria della Premier League nel 2020, segnando il gol decisivo contro il Tottenham.
Il flop a Milano: Il suo passaggio al Milan nel 2022 era visto come un'occasione per rilanciarsi. Ma l'esperienza in rossonero è stata deludente. Origi ha giocato solo 15 partite in campionato, segnando un solo gol.
Motivi del flop: Ci sono diverse spiegazioni per il suo flop a Milano. Il primo è l'infortunio che ha limitato le sue presenze e la sua forma fisica. Poi c'è il cambio di stile di gioco. A Liverpool Origi ha avuto un ruolo da "jolly" e spesso ha giocato come centravanti. A Milano, invece, è stato schierato spesso come esterno, con risultati poco convincenti.
Un futuro incerto: Dopo una stagione disastrosa a Milano, Origi ha deciso di trasferirsi al Milan. E' ancora presto per dire se il belga riuscirà a rilanciarsi, ma sicuramente non sarà facile.
Origi è un calciatore dal talento indubbio, ma a Milano non è mai riuscito ad esprimere il suo potenziale. E' un peccato, perché il Milan avrebbe potuto beneficiare della sua esperienza e della sua capacità di segnare gol importanti.
In definitiva, la storia di Origi è un esempio di come un calciatore possa essere un eroe per una squadra e un fantasma per un'altra. Il Liverpool lo ricorda ancora con affetto, mentre il Milan lo ha già dimenticato.